Zumbi dos Palmares

by azione azione
24 Novembre 2025

Il 20 novembre è celebrato, in Brasile ma non solo, come giorno della Coscienza Afro-Brasiliana. La data è stata fissata per coincidere con l’anniversario dell’uccisione in battaglia del leader della resistenza dei maroons, gli schiavi fuggiaschi dalle piantagioni, passato alla storia come Zumbi dos Palmares nel 1695.

La madre di Zumbi, Sabina, era la sorella di Ganga Zumba, figlio della principessa Aqualtune, figlia a sua volta di un Re del Congo del quale non è pervenuto il nome. Zumbi era dunque di stirpe reale, nipote di Ganga Zumba, il re del quilombo di Palmares, in quello che era allora il Capitanato di Pernambuco, nel Nordest brasiliano. I quilombo erano insediamenti fondati in zone impervie e isolate da schiavi, donne e uomini, in fuga dalle piantagioni che qui riproducevano in qualche modo stili di vita e istituzioni africane, sintesi delle varie etnie fra le quali congolesi e angolani erano la maggioranza. Uomini liberi, i maroons quilomboles tornavano spesso nelle piantagioni per persuadere altri schiavi a fuggire – quando non per rapire chi non fosse d’accordo. Un fuggiasco sarebbe vissuto da uomo libero, mentre chi veniva rapito manteneva la condizione di schiavo, alla maniera africana, fino a quando non avesse contribuito a sua volta a portare un fuggiasco al quilombo.

L’insediamento di Palmares era stato fondato attorno al 1605 da una quarantina di schiavi di origini congolesi. Il terreno montuoso, impervio e ricco di palme, offriva protezione e cibo per sostenere una resistenza contro le autorità portoghesi fatta di incessanti scontri, agguati e imboscate. All’apice della sua ascesa, Quilombo dos Palmares contava più di 30’000 abitanti sparsi su un territorio vasto come il Portogallo. Era poi il centro di una sorta di federazione di regni autonomi composta da ben 11 popolosi insediamenti fra gli stati di Alagoas e Pernambuco. Le frequenti scorrerie ai danni delle piantagioni e la crescente emorragia di forza-lavoro dalle stesse preoccupavano non poco le autorità portoghesi: una spina nel fianco ed una vergogna militare.

La famiglia di Zumbi era arrivata in Brasile dopo la fine di un rapporto amichevole col regno del Congo durato almeno un secolo. Le mire proto-coloniali portoghesi sull’Angola avevano deteriorato i rapporti di fiducia coi re del Congo, crisi culminata nella battaglia di Mbwila (1665) che vide le forze congolesi sconfitte con una perdita di 5000 guerrieri e la schiavizzazione di buona parte dell’aristocrazia congolese. Ganga Zumba, suo fratello Zona e Sabine furono mandati schiavi nella piantagione di Santa Rita, Pernambuco. In circostanze non chiarite, i tre riuscirono a fuggire per stabilirsi poi a Palmares, dove Zumbi nacque uomo libero nel 1655. Catturato a sua volta dai portoghesi, fu affidato a un missionario, Antonio Mélo, che lo battezzò, gli fece prendere i sacramenti e gli insegnò pure il latino, ma al latino Francisco Zumbi proprio non poteva o non riusciva ad appassionarsi. Nel 1678 suo zio materno Ganga Zumba, riconosciuto Re di Palmares per via della sua discendenza reale, stava negoziando con il governatore di Pernambuco Pedro de Almeida la fine di una defatigante guerriglia senza fine in vista. Pedro offriva la libertà a tutti gli ex-schiavi di Palmares in cambio della pace. Ganga Zumba era favorevole, ma suo nipote, che già allora era divenuto capo delle forze armate del regno, non ne volle sapere: o tutti o nessuno. Nel 1679 Zumbi era succeduto a suo zio materno Ganga Zumbo. Il dado era tratto e i portoghesi decisero di attaccare. Fra il 1680 e il 1686, per ben sei volte, uscirono sconfitti.

Il 6 febbraio 1694, dopo 67 anni di conflitto coi maroons di Palmares, i signori delle piantagioni e i coloni portoghesi finanziarono un corpo di spedizione composto da regolari, volontari e mercenari reclutati fra gli indios brasiliani. Nonostante l’uso di artiglieria, occorsero 42 giorni di battaglie per sconfiggere Palmares. Il 6 febbraio cadde Cerca do Macao, la roccaforte militare del Regno. Le resistenza continuò nelle boscaglie e nelle foreste. Era guidata da Zumbi, che guadagnò già da allora fama di guerriero immortale. Il 20 novembre 1695 Zumbi fu ucciso in battaglia. Venne decapitato e la sua testa fu esposta in cima a una picca per dimostrare che non era immortale.

Immortale Zumbi dos Palmares è comunque nella cultura popolare brasiliana. Chi racconta oggi che la sua forza venisse dall’essere posseduto dagli Orixas (gli dei del pantheon Yoruba) o da Ogun, il dio della guerra Vodù… Altri gli hanno dedicato l’Aeroporto Internazionale di Maceiò, Brasile. Un santo per tutte le religioni?