Buongiorno Laura,
ho scoperto di soffrire di endometriosi, ho dolori, stanchezza e problemi intestinali quali gonfiore e stitichezza. Mi hanno detto che l’alimentazione mi può aiutare, saprebbe darmi quindi qualche spunto per favore? Ho 44 anni, non ho problemi di sovrappeso e, a parte questo, non soffro di nessuna malattia. Cordiali saluti. / Filomena
Buongiorno Filomena,
la ringrazio per avermi scritto, spero di poterle essere d’aiuto. Prima di risponderle però desidero velocemente spiegare la malattia agli altri lettori così che possano capire anche loro di cosa si tratta. Endometrio è il termine utilizzato per descrivere il rivestimento dell’utero che crea il luogo di impianto dell’ovulo fecondato. Si definisce endometriosi la crescita patologica dell’endometrio al di fuori della cavità uterina, nella zona pelvica, ma anche in varie altre sedi della cavità addominale. Possono essere colpiti l’intestino o addirittura i polmoni e tutte le parti dove si trova crescono e sanguinano con il ciclo mestruale ormonale, provocando una reazione infiammatoria locale. I sintomi comuni includono dolore pelvico grave, dismenorrea, complicazioni della fertilità, stanchezza, lombalgia, gonfiore, stitichezza o diarrea. Poiché i sintomi possono essere non specifici, la diagnosi è spesso ritardata. Si tratta di una malattia cronica e le opzioni di trattamento purtroppo sono limitate.
Il ruolo della nutrizione nell’endometriosi è suggerito dall’influenza della dieta sull’attività estrogenica e sui processi infiammatori ma ad oggi non c’è ancora una dieta specifica scientificamente riconosciuta. In generale si sa che gli estrogeni sono fondamentali nella patogenesi della malattia e a tal proposito si è visto che ridurre la quantità dei grassi ingeriti ha un ruolo protettivo perché abbassa questi ormoni. Anche la qualità dei grassi ingeriti può avere un’influenza. In particolare, possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia i grassi trans, che sono naturalmente presenti in piccole quantità nelle carni di manzo e agnello e carni lavorate come salsicce e hamburger, nei latticini, mentre si trovano nei prodotti industriali da forno, snack, margarine, gelati industriali, cibi surgelati, cibi fritti. Proteggono invece i grassi omega 3, che si trovano in frutta secca, semi, pesci grassi e alghe.
Un altro fattore che abbassa le concentrazioni di estrogeni circolanti sono le fibre alimentari; quindi via libera a frutta, verdura, cereali integrali e leguminose.
Si consiglia invece di non esagerare col consumo di caffè poiché è stato dimostrato che aumenta la disponibilità di estrogeni nella fase follicolare del ciclo mestruale.
Non dimentichiamo anche che l’esercizio fisico regolare è molto importante per la nostra salute generale e per bilanciare gli ormoni, migliorare la salute mentale e ridurre gli ormoni dello stress. Cerchi quindi di praticare regolarmente un po’ di sport: non importa quale, basta quello che le piace di più.
Per riassumere, quindi, le linee guida generali consigliano di seguire un’alimentazione antinfiammatoria e la più indicata è la dieta mediterranea, perché naturalmente ricca di alimenti con queste proprietà. Visto però che ogni essere umano è diverso, magari questi consigli non l’aiutano a risolvere i problemi intestinali che lei lamenta: un eccesso di gas nel colon può provocare effettivamente gonfiore e può peggiorare il dolore da endometriosi e magari troppe fibre non l’aiutano in questo senso. A volte una dieta povera di FODMAP (sigla per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi fermentabili e polioli), che sono carboidrati di lunghezza diversa che possono causare questi disturbi intestinali può essere consigliata. Essendo però una dieta complessa io mi permetto di dirle di evitare il fai-da-te e di parlare con un/a Dietista per personalizzare al meglio la propria alimentazione.