Volkswagen celebra il sistema Car2X che informa su ingorghi, incidenti ed emergenze mentre Stellantis investe nella guida autonoma e nei robotaxi
«Una pietra miliare». Con questa frase il gruppo Volkswagen ha celebrato la duemilionesima vettura prodotta dotata del sistema Car2X. Si tratta di un’implementazione tecnologica del costruttore tedesco dedicata a informare i conducenti di ingorghi, incidenti, lavori stradali e veicoli di emergenza in avvicinamento nelle loro immediate vicinanze. Può indubbiamente aiutare a evitare situazioni critiche. È evidente che più veicoli utilizzano questa tecnologia più efficace diventa il sistema. Come funziona? Le informazioni vengono trasmesse istantaneamente tramite comunicazione dirette tra veicoli o infrastrutture senza la necessità di una rete mobile. Utilizzano il principio dell’intelligenza locale di sciame ovvero di gruppo e possono comunicare in tempo reale. Si parla di millisecondi. L’aumento della densità delle informazioni consente di ricevere avvisi e reazioni tempestive. Può segnalare una coda che si avvicina rapidamente o la presenza di veicoli di emergenza. oppure, ad esempio, se un veicolo dei vigili del fuoco dotato di Car2X si sta avvicinando gli altri utenti della strada possono vedere da quale direzione arriva tramite un avviso corrispondente. Se l’auto è equipaggiata di controllo di velocita adattivo – ACC – può persino ridurre la velocità del veicolo direttamente. In futuro potrebbero essere equipaggiati con questo sistema anche biciclette, motociclette, camion e autobus.
Effettivamente interessante, ma addirittura definirlo «pietra miliare»? Forse perché la diffusione del sistema raggiunta da Volkswagen lo rende più efficace. Pensate se «soltanto» 20’000 o anche 200’000 mezzi fossero equipaggiati con questo sistema la probabilità di incontrarli per strada e di poterlo utilizzare appieno sarebbe remota. I numeri, dunque, sono importanti. Va, però, detto che il mondo della tecnologia automobilistica sembra viaggiare a due velocità differenti. Volkswagen celebra questo risultato ma a noi sembra che in realtà si stia parlando un po’ del passato. In effetti il sistema non è certo nuovo. E con il passare degli anni è diventato già vecchio anche perché gli altri costruttori di auto nel frattempo non sono stati certo a guardare. Il 28 ottobre il gruppo Stellantis ha annunciato una nuova collaborazione con Uber technology, Nvidia e Foxconn per esplorare insieme lo sviluppo e la futura implementazione di veicoli autonomi di livello quattro (guida senza conducente) per i servizi di robotaxi in tutto il mondo. In parole povere, le auto che guidano da sole con gli umani che si possono sedere anche sul divano posteriore e farsi trasportare.
L’accordo sui robotaxi segue l’iniziativa recentemente annunciata tra Stellantis e Pony.AI, leader mondiale nella tecnologia a guida autonoma. Una collaborazione che prevede l’integrazione del software avanzato di guida autonoma di Pony.AI con la piattaforma elettrica a Batteria (BEV) AV-Ready di Stellantis per furgoni di medie dimensioni. Le due aziende prevedono di iniziare la messa su strada dei veicoli di prova sulla base del Peugeot e-Traveler in Lussemburgo nei prossimi mesi, proseguendo poi gradualmente con l’introduzione in altre città europee a partire dal 2026. I test sono finalizzati alla validazione degli standard di sicurezza, delle prestazioni e della conformità normativa. Questa iniziativa insieme a quella annunciata il 28 ottobre rappresenta un progresso significativo nella strategia globale di Stellantis in materia di robotaxi e pone il gruppo in una posizione strategica per svolgere un ruolo di rilievo nella transizione verso una mobilità autonoma, sicura, efficiente e sostenibile.
La previsione è che i programmi pilota e i test aumentino nei prossimi anni, con l’inizio della produzione previsto per il 2028. Stellantis progetterà, realizzerà e produrrà veicoli autonomi. Nvidia fornirà il software con incluse le funzionalità di parcheggio e guida basate sull’architettura invidia Drive AGX Hyperion 10. Foxconn collaborerà con Stellantis per l’integrazione di hardware e sistemi. Uber dalla sua gestirà servizi di robotaxi, ampliando la sua flotta con veicoli frutto di questa joint-venture. «La mobilità autonoma apre le porte a nuove scelte di trasporto più convenienti per i clienti – spiega Antonio Filosa CEO di Stellantis – Abbiamo realizzato le piattaforme a AV-Ready per soddisfare la crescente domanda e insieme ai leader nei servizi di intelligenza artificiale e mobilità, miriamo a creare una soluzione che offra mobilità più intelligenti, sicure ed efficiente per tutti». «Siamo entusiasti di lavorare con Stellantis per portare migliaia dei loro veicoli autonomi privi di conducenti in tutto il mondo» Dichiara Dara Khosrowshahi CEO di Uber. Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA spiega che «l’autonomia di livello 4 non è solo una pietra miliare per l’industria automobilistica, ma un salto di qualità nella capacità dell’Intelligenza artificiale. Il veicolo diventa un robot, che vede, percepisce, pianifica e guida con precisione sovrumana». Il futuro è alle porte? Forse, ma intanto noi teniamo stretto il volante.
