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Il calendario delle rappresentazioni

Massagno – 18 settembre, 15.00, Cinema LUX
Mendrisio – 25 settembre, 15.00, Centro scolastico Canavée
Bellinzona – 10 ottobre, 15.00, Spazio Aperto
Muralto – 19 novembre, 15.30, Sala congressi
Acquarossa – 16 gennaio 2025, 15.00, Cinema Blenio
Faido – 11 marzo 2025, 15.00, Palestra Scuola
Moghegno (Maggia) – primavera 2025 (data da definire), Sala teatro

Iscrizioni allo 091 910 20 21 (Generazione Più)


La vita affettiva non va in pensione

Terza età: esordirà mercoledì 18 settembre lo spettacolo teatrale "L’ultima sciances" interpretato da Rosy Nervi e Flavio Sala che con un approccio comico ma non banale affronta il tema dell’affettività e della sessualità delle persone anziane
/ 09/09/2024
Stefania Hubmann

«L’amore non ha età» recita un vecchio adagio, eppure affettività e sessualità legate alle persone anziane sono ancora in gran parte un tabù. Per contribuire a sfatarlo con il sorriso e con il garbo che questa sfera intima merita, sei organizzazioni attive in Ticino a favore delle persone della terza età propongono uno spettacolo teatrale in dialetto interpretato da Rosy Nervi e Flavio Sala. I protagonisti de L’ultima sciances dimostrano che non è mai troppo tardi per innamorarsi e per iniziare una nuova relazione. Il loro incontro casuale evolve infatti oltre l’amicizia con la pièce che termina in modo originale. Appositamente ideato su richiesta degli enti promotori, lo spettacolo ha beneficiato della consulenza della psicologa Francesca Ravera di Pro Senectute Ticino e Moesano. Sarà rappresentato in sette occasioni sul territorio cantonale a partire da mercoledì 18 settembre fino alla primavera dell’anno prossimo.

Un approccio comico ma non banale è quindi la via scelta per affrontare un tema che emerge in molte situazioni all’interno delle sei organizzazioni soprattutto in relazione a chi soffre di solitudine, fenomeno che peggiora la qualità di vita e la salute. Pro Senectute Ticino e Moesano, AILA – OIL, GenerazionePiù, ATTE, Opera Prima e Generazioni & Sinergie, si confrontano con il fenomeno dai rispettivi osservatori e campi di intervento, come pure assieme grazie alla piattaforma che è stata istituita dal Cantone durante l’emergenza pandemica del 2020. «I rappresentanti dei sei enti si riuniscono mensilmente – spiega Laura Tarchini di Pro Senectute Ticino e Moesano – dando vita a riflessioni comuni e relativi progetti. Dopo aver organizzato ad esempio gli incontri sulle truffe agli anziani e sulla mobilità lenta, è emersa l’importanza di questo ambito della vita. Molti anziani vivono soli, sovente perché vedovi. Per alcuni di loro incontrare qualcuno a scopo di amicizia o per una relazione è un aspetto rilevante, così come ci sono aspettative e desideri riguardo al poter vivere serenamente la sessualità». Il progetto parte quindi da queste esigenze raccolte dai diretti interessati – uomini e donne – per portare alla luce il tema attraverso un evento culturale spensierato, seguito da una breve riflessione alla quale i presenti possono partecipare e da un momento conviviale. Il pubblico può immedesimarsi con facilità nella storia essendo il punto di partenza una scena di vita quotidiana.

Il progetto, per il quale i promotori hanno lanciato una raccolta fondi (lo sponsor principale è BancaStato) in modo da limitare il contributo per la visione, ha richiesto un anno di preparazione. Lo strumento del teatro per affrontare temi importanti è già stato collaudato da Pro Senectute in altri ambiti. Con L’ultima sciances ci si rivolge direttamente alla popolazione anche per capire in quale misura l’interesse per la tematica sia diffuso. Ciò potrà magari permettere di offrire in futuro altre risposte innovative. Laura Tarchini spiega che in alcuni cantoni Pro Senectute è già attiva nell’organizzazione di brevi incontri mirati – i cosiddetti speed-date – che riscuotono un ottimo successo, perché i partecipanti sanno di essere tutti nella stessa situazione per cui il contatto risulta facilitato. Valutare questa opzione, come pure l’eventuale coinvolgimento dei centri diurni, potrà rappresentare un ulteriore sviluppo del progetto.

Il tema è d’altronde già una realtà nella formazione dei professionisti che si prendono cura degli anziani, siano questi ultimi ancora residenti al domicilio oppure in un istituto. La psicologa Francesca Ravera del Servizio Promozione qualità di vita di Pro Senectute Ticino e Moesano precisa al riguardo che «nelle scuole socio-sanitarie la tematica non è nuova, perché riflette una dimensione esistenziale presente quindi anche negli anziani. Per garantire il loro benessere, oltre ai bisogni primari, è necessario tenere in considerazione aspettative più complesse come appunto quelle affettive e sessuali. Formazione e sensibilizzazione vanno di pari passo per raggiungere questo obiettivo».

Dopo aver affiancato la Compagnia Teatrale Flavio Sala nella riflessione iniziale sullo spettacolo, Francesca Ravera animerà al termine di ogni rappresentazione una discussione con il pubblico. «Il teatro – aggiunge la psicologa – è il luogo dei possibili dove i presenti possono immedesimarsi nella storia provando empatia per i protagonisti.

Questo approccio offre la possibilità di affrontare un tema delicato e intimo quale è la relazione di coppia senza doversi esporre in prima persona. La riflessione su sé stessi avviene attraverso la storia di altri nel quadro di uno spettacolo leggero, volutamente in dialetto per essere il più vicino possibile all’odierna generazione di anziani». Un altro punto centrale per la nostra interlocutrice è «la necessità di contrastare un’idea diffusa che rende l’affettività e la sessualità appannaggio della gioventù. Il corpo sano, l’energia e il tempo della fertilità riflettono questa fase della vita, ma la tematica in questione è trasversale a tutte le fasce di età. Eventuali limitazioni possono subentrare a causa dello stato di salute o per altri motivi. Con il passare del tempo entrambi gli aspetti evolvono, magari assumendo un significato e una centralità diversi, ma rimanendo sempre un filo conduttore della vita. L’età non è pertanto la variabile principale ed è questo il concetto che si cerca di trasmettere ai curanti e in questo caso al pubblico».

L’esperienza della rappresentante di Pro Senectute tocca anche i familiari coinvolti nelle storie d’amore che nascono nella terza età. Francesca Ravera: «Le consulenze ai familiari evidenziano sovente la loro difficoltà nel riconoscere il bisogno del parente anziano di rifarsi una vita con un nuovo partner. Questa attitudine è strettamente legata al diritto all’autodeterminazione della persona anziana. Anche in quest’ottica la sensibilizzazione svolge quindi un ruolo importante. Lo spettacolo L’ultima sciances stimola gli anziani ad autodeterminarsi così da subire meno il condizionamento delle persone vicine. Non bisogna dimenticare che la speranza di vita si è notevolmente allungata, permettendo di immaginare anche dopo i 65 anni una vita lunga e ricca di esperienze».

In maniera generale il nuovo spettacolo promosso da sei importanti organizzazioni attive in Ticino a favore degli anziani stimola questi ultimi a non soffocare i propri desideri e a non farsi condizionare dai pregiudizi legati all’età. Attraverso L’ultima sciances si propone di dialogare sulla vita affettiva e sessuale con serenità in quanto fonte di gioia e piacere da condividere.