Donare un tronchetto della felicità

Mondoverde - Il miglior auspicio di quest’anno è quello di poter augurare lunga vita
/ 21.12.2020
di Anita Negretti

Un’idea per un buon augurio dopo un anno travagliato dalla comparsa e persistenza del Coronavirus? Regalare una pianta verde, dall’aspetto sempre sano e rigoglioso, come Dracaena fragrans, conosciuta con il simpatico nome di Tronchetto della felicità grazie alla sua considerevole longevità.

Appartenente alla famiglia delle Agavaceae, è originario delle foreste tropicali dell’Africa centrale, dove se viene lasciato indisturbato in natura raggiunge i dodici metri, mentre da noi in appartamento arriva solo ai due metri (che non sono comunque pochi) dopo parecchio tempo.

Ha un alto valore estetico e ornamentale, si adatta alla vita in casa o in ufficio e non è per nulla difficile da coltivare.

Si presenta con un fusto semi legnoso di forma cilindrica rivestito di corteccia color grigio-bruno. Dalla cima dei fusti nudi si sviluppano più ciuffi di foglie lunghe in media 40-50 cm, incurvate verso il basso, con variegature più o meno appariscenti.

Il fusto non cresce ma la pianta si sviluppa in altezza grazie al suo cespo di foglie e sono molto decorativi i vasi contenenti tre o quattro tronchi di diverse altezze.

Durante l’estate, producono piccoli fiori bianco giallastri, raggruppati in infiorescenze che durano per pochi giorni. Il vero punto forte di queste piante, però, è dato dalle foglie lucide e brillanti, specie se lavate mensilmente o nebulizzate per togliere la patina di polvere che le rende meno appariscenti.

Tra le varietà più diffuse in commercio troviamo la «Massangeana», che è forse il tronchetto della felicità più venduto grazie alle larghe striature longitudinali che segnano le foglie dal color giallo oro, e «Lindenii» con fasce giallo limone ai margini delle foglie verdi.

Aspetto molto importante è anche legato al grande pregio di poter migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e limitare l’inquinamento domestico, riuscendo a filtrare la formaldeide, lo xilene e il tricloroetilene, quindi possono essere le benvenute anche in ufficio, creandoci un angolino tropicale tra il PC e la scrivania.

La Dracaena fragrans predilige luoghi con luce indiretta, e infatti non tollerando i raggi di sole diretti perché causano il disseccamento delle foglie; al contrario, in stanze troppo buie, deperisce velocemente. Un buon consiglio per farla vegetare al meglio consiste, dove possibile, nel portarla in giardino o in terrazzo in zone schermate dal sole, per tutta l’estate: beneficerà di piogge e aria fresca, ritornando splendida in settembre, periodo ideale per poterla riportare in casa.

È una pianta che ama temperature alte, tra i 22 e i 25 °C, non sopportando temperature al di sotto dei 15-17 gradi.

Necessita di scarse irrigazioni ma costanti, specie in primavera e in estate, ma senza dimenticare di eliminare l’acqua in eccesso nei sottovasi, per evitare la formazione di marciumi radicali generati da funghi.

Avendo un apparato radicale ridotto, i rinvasi sono molto rari per queste piante, mentre è opportuno rinnovare il terriccio superficiale ogni due anni con substrato fresco e concimato.