Nello spettacolo Sotto la tenda, vi racconto il mio Marocco di e con Abderrahim «Abdul» El Hadiri, l’attore di origine marocchina ci racconterà i propri ricordi, costruiti attraverso gli oggetti della vita quotidiana e attraverso la loro storia, ricomponendo il suo mondo nello spazio teatrale. Dal racconto di Abdul prende vita un luogo, la cui descrizione è anche un itinerario di viaggio attraverso città, montagne e deserti e che ci porterà a conoscere i tuareg e i nomadi, ad incontrare personaggi magici, e alla fine ad attraversare il mare.
Gli oggetti prendono corpo come fisicità e memoria di una cultura, l'uso ne fa emergere il senso, il rito. Si propone un dialogo recitato e condiviso con il gruppo ospite, immergendosi in suoni e profumi di una casa immaginaria.
La tenda: luogo antico, simbolo di una vita nomade, di preghiera e di incontri, accoglie i visitatori.
Il tappeto: unico strato che separa dalla terra e che rappresenta l'unione dei "ruhhal" (viandanti) che si apprestano ad entrare in questo mondo "altro".
Il tamburo: richiamo, modo di manifestare la gioia, esprimere la saggezza.
La danza: agio, abbandono, energie libere di esprimersi, catarsi
Il rito: la festa del tè, la preghiera, il primo giorno in Moschea, il matrimonio.
Teatro di narrazione, dai 5 anni
Attore: Abderrahim El Hadiri
Regia: Mario Gumina
Scenografia: Stefano Rizzini