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Un equilibrio vantaggioso per tutti
La nuova pubblicazione di Equi-Lab offre informazioni dettagliate per aiutare a bilanciare la propria vita tra famiglia, lavoro e impegni di cura
Stefania Hubmann
Dal ritratto di una futura madre a quello di una famiglia con in evidenza anche l’aspetto di cura in senso più ampio. Basta questo confronto visivo per cogliere l’evoluzione della società sul tema dell’equilibrio tra vita privata e impegno professionale negli ultimi dieci anni. Le immagini si riferiscono ai due opuscoli pubblicati rispettivamente nel 2015 e quest’anno dall’associazione Equi-Lab, centro di competenze per la conciliabilità vita-cura-lavoro e la valorizzazione delle differenze di genere. Gli ultimi cinque anni hanno registrato importanti novità legislative che permettono di trovare un migliore equilibrio fra i diversi impegni che sempre più persone devono assumere nella vita quotidiana. È pero necessario conoscere sia da parte di lavoratori e lavoratrici, sia a livello di aziende i rispettivi diritti e doveri. Per questo motivo, oltre alle consulenze individuali, alla formazione e all’accompagnamento in progetti mirati, Equi-Lab ha aggiornato l’opuscolo informativo, disponibile in versione cartacea e digitale, presentando in modo chiaro e semplice le varie tematiche.
Un sano equilibrio fra le diverse dimensioni della vita favorisce il benessere individuale e di conseguenza quello collettivo. Se questa correlazione è oggi conosciuta, altrettanto non si può ancora dire di tutti gli strumenti a disposizione per favorire la realizzazione di quello che viene anche definito work-life balance. Bisogna inoltre tenere in considerazione i cambiamenti nel tempo dei bisogni come è il caso del crescente ruolo dei familiari curanti. «Conciliare vita familiare e vita lavorativa è ancora un’esigenza avvertita in misura maggiore dalle donne» , spiega Nora Jardini Croci Torti, condirettrice di Equi-Lab con Vanessa Ghielmetti e Marialuisa Parodi. «Nelle giovani famiglie la ripartizione del tempo di lavoro e degli impegni di cura dei figli sta però cambiando, grazie anche ai recenti mutamenti legislativi. Maternità & lavoro, guida ai diritti dei neo-genitori era il titolo del primo opuscolo che abbiamo pubblicato nel 2015 in collaborazione con la Delegata per le pari opportunità. Oggi mettiamo a disposizione In equilibrio tra vita, cura e lavoro, una guida smart per genitori e caregiver. I temi trattati partono sempre dalla maternità – gravidanza, parto, congedo maternità – per poi estendersi al congedo di paternità o per l’altro genitore, ai nuovi congedi familiari, al congedo non pagato e agli aiuti finanziari alle famiglie».
Negli anni fra il 2021 e il 2024 sono infatti entrate in vigore diverse nuove disposizioni legislative fra le quali spicca dal 1. gennaio 2021 il congedo di paternità o per l’altro genitore. Quest’ultimo ne beneficia dal 1. luglio 2022 con la modifica del Codice civile che prevede il matrimonio per tutti. Precisa la condirettrice di Equi-Lab: «In questi ultimi quattro anni sono parecchie le forme di congedo introdotte a favore di una migliore conciliabilità fra famiglia e lavoro. Penso, oltre a quello già citato, al congedo per figli/e ammalati/e e per assistenza ai familiari, al congedo per figli/e gravemente malati/e, al congedo in caso di adozione e infine a quello a seguito del decesso di un genitore dopo la nascita del/della bambino/a. Come si può notare, l’assistenza ai familiari è ora un concetto riconosciuto dalla legge che prevede un congedo di tre giorni per evento fino a un massimo di dieci giorni all’anno. Il motivo può essere dovuto a malattia, infortunio o disabilità e non deve necessariamente trattarsi di un’emergenza, perché il congedo è valido anche per necessità pianificate». Queste opportunità sovente non sono conosciute dai lavoratori e delle lavoratrici, ma neppure dalle aziende. Prosegue Nora Jardini Croci Torti: «Parte della nostra attività consiste nell’aiutare le aziende ad aggiornare i loro regolamenti in modo che siano conformi alla legislazione vigente. Le richieste di audit e di formazione non mancano anche se c’è margine di miglioramento».
Il tema dei familiari curanti ha assunto un’importanza crescente, perché aumenta il numero di donne e uomini con un’attività professionale alla quale devono affiancare una responsabilità di cura non solo verso i figli, ma pure verso familiari anziani o malati e di conseguenza non autosufficienti. Per Nora Jardini Croci Torti «riconoscere questo ruolo sul posto di lavoro è una conquista che permette tanto ai colleghi quanto ai dirigenti dell’azienda di comprendere l’impegno del dipendente o della dipendente al di fuori dell’ambito lavorativo. Le esperienze extralavorative arricchiscono la persona e costituiscono quindi un valore aggiunto».
Per quanto concerne le prestazioni sociali volte a favorire l’equilibrio tra vita, cura e lavoro il nostro Cantone è in genere all’avanguardia a livello nazionale. Ad esempio il congedo per adozione ora introdotto nella Legge federale, in Ticino era già una realtà. «Rispetto all’Italia – rileva la nostra interlocutrice – il nostro diritto del lavoro è però meno sviluppato in questo ambito. Ora puntiamo soprattutto a far conoscere le facilitazioni offerte negli ultimi anni. Attraverso l’opuscolo, a disposizione in forma cartacea o scaricabile dal nostro sito (www.equi-lab.ch), offriamo informazioni dettagliate – giorni di congedo, condizioni per ottenerlo – in un linguaggio comprensibile. Contiamo pure sul passaparola quale mezzo di sensibilizzazione, il cui effetto è ben visibile nelle consulenze individuali».
Equi-Lab, che da un anno ha sede nel centrale Quartiere Maghetti a Lugano, è nato a fine 2018 come evoluzione dell’esperienza ventennale del Consultorio Giuridico Donna & Lavoro, del Consultorio Sportello Donna, dell’Antenna Sociale (consulenza individuale e formazione) e di COOPAR (bilanci di genere per enti pubblici). Dispone quindi di una profonda conoscenza nei diversi ambiti legati alle pari opportunità, conoscenza che facilita il lavoro di rete con molteplici partner – dalle istituzioni alle piattaforme, alle aziende – a favore di condizioni di lavoro eque, inclusive e rispettose della diversità.
Queste condizioni non sono ancora state raggiunte, come dimostrano le circa 400 consulenze individuali annuali. Nora Jardini Croci Torti: «Vediamo ancora discriminazioni e abusi come licenziamenti al rientro dal congedo maternità, difficoltà nell’ottenere tempi di lavoro parziali, disparità salariali e molestie». Specialista in diritto del lavoro, la condirettrice di Equi-Lab si occupa in prevalenza di queste tematiche, mentre Vanessa Ghielmetti si concentra sui bilanci di genere e gli audit e Marialuisa Parodi sulle questioni economiche come pure sulla diversità e l’inclusione. Le tre condirettrici sono affiancate da altre sette collaboratrici, tutte a tempo parziale. Tornando alle consulenze, l’intervistata precisa che negli anni il loro numero è rimasto piuttosto stabile, mentre il contenuto è mutato. «Le informazioni di base oggi si trovano più facilmente, grazie anche a strumenti come l’opuscolo appena pubblicato, per cui chi arriva in consulenza si presenta con problematiche precise e più complesse. I nostri servizi, che beneficiano di un finanziamento da parte dal Cantone, offrono una consulenza professionale con due vantaggi: un approccio poco formale e un costo accessibile».
Se gli obiettivi primari dell’opuscolo In equilibrio tra vita, cura e lavoro, una guida smart per genitori e caregiver riguardano la diffusione di informazioni aggiornate sui temi della conciliabilità famiglia-lavoro, l’impegno di Equi-Lab con questa e altre iniziative è di promuovere un cambiamento culturale che permetta di capire come la conciliabilità sia un investimento vantaggioso anche per le aziende e non da ultimo per la società nel suo insieme.