Nessuna conferma circa l’effetto dimagrante dell’aceto di mele

by Claudia
2 Ottobre 2023

Buongiorno Laura, ho letto su internet che bere tutti i giorni aceto di mele biologico, non pastorizzato, non filtrato e non trattato e con madre aiuta a perdere peso bruciando i grassi e aumentando il metabolismo. Lo bevo tutte le mattine diluito in acqua, cosa ne pensa, mi può aiutare veramente? / Maria

Buongiorno Maria, sinceramente non avevo mai sentito parlare del binomio «aceto di mele e dimagrimento» ma ammetto che mi è molto difficile stare dietro a tutte le novità… la ringrazio quindi per lo stimolo che mi ha dato. Ho fatto delle ricerche in merito e le riporto qui i risultati.

Inizio con una piccola parentesi sull’aceto di mele: esso viene prodotto attraverso un processo chiamato fermentazione che prevede due fasi. Innanzitutto le mele vengono schiacciate e viene aggiunto lievito per accelerare il processo di fermentazione, in modo che lo zucchero si trasformi in alcol dopo alcune settimane. In seguito, i batteri naturali scompongono l’alcol in acido acetico, che conferisce all’aceto il suo sapore e odore pungenti. La maggior parte degli aceti che si trovano in commercio è di tipo chiaro, pastorizzato e filtrato. Ma si possono anche acquistare in versione grezzo e non filtrato, ovvero che contengono ancora un sedimento torbido chiamato «la madre», questa sostanza è costituita da batteri e lieviti sedimentati.

Per tornare alla sua domanda: la tesi sulla quale si basa la teoria del dimagrimento è la presenza dell’acido acetico, poiché pare (o meglio, si vuole credere) che questa sostanza sia in grado di bruciare i grassi e di cambiare gli ormoni che stimolano l’appetito. Peccato però che non esistano studi scientifici che lo provino con sicurezza.

Le ricerche sull’uomo, in questo ambito, si sono concentrate sull’aggiunta di aceto di mele a una dieta ipocalorica. Nel 2018, per esempio, i ricercatori hanno assegnato a 39 soggetti, in modo casuale, una dieta ipocalorica con aceto di mele o una dieta ipocalorica senza aceto di mele per un tempo di 12 settimane. Il risultato è stato che entrambi i gruppi hanno perso peso, il gruppo dell’aceto di mele ne ha perso di più. Non si sa però se la modesta perdita di peso sia dovuta alla riduzione delle calorie, all’aceto di mele o a entrambi.

Per quel che concerne l’altro argomento (il favorire un certo senso di sazietà che a sua volta potrebbe ridurre l’apporto calorico), le prove degli studi sono incoerenti e, per sostenere questa affermazione, sono necessarie ulteriori ricerche. In una meta-analisi del 2022 che ha esaminato sette studi, solo quattro tra quelli a breve termine su sei hanno infatti mostrato che l’aceto di mele riduca l’appetito. Nessuno degli studi a lungo termine è arrivato a questo risultato. Inoltre, gli studi a breve termine che hanno mostrato un effetto di soppressione dell’appetito hanno utilizzato aceto contenente almeno 24,6 millimoli per litro (mmol/L) di acido acetico. Non esiste una garanzia che l’aceto che acquistiamo avrà quella concentrazione esatta, né esiste una garanzia che l’effetto sarà lo stesso ad altre concentrazioni.

Nel complesso, posso concludere dicendo che le prove scientifiche che il consumo di aceto (della varietà di sidro di mele o meno) sia un mezzo affidabile e a lungo termine per perdere peso in eccesso non sono convincenti. Anche tra i sostenitori stessi non è chiaro neppure quando bere aceto di mele (ad esempio, se c’è un momento particolare della giornata che potrebbe essere migliore) o quanto aceto di mele al giorno sarebbe ideale.

Ci sono però alcune buone notizie sul suo consumo: è stato dimostrato che apporta dei benefici nella diminuzione dello zucchero nel sangue e dei trigliceridi. Consiglierei comunque di fare attenzione a non consumarlo puro, meglio allungarlo con acqua perché c’è il rischio che possa erodere lo smalto dei denti; inoltre può anche interagire con alcuni farmaci, come diuretici, lassativi e insulina. Altra controindicazione si ha in caso di bassi livelli di potassio (ipokaliemia); troppo aceto di mele potrebbe peggiorare la condizione anche a chi soffre di malattie renali, poiché i reni potrebbero non essere in grado di gestire alti livelli di acido.