La nuova opera partecipativa concepita da Yuri Catania ha coinvolto gli allievi dell’istituto scolastico di Lamone-Cadempino
Da anonimo elemento funzionale – una canna fumaria alta dieci metri – a opera di street art collettiva che ha coinvolto tutti gli allievi dell’istituto scolastico di Lamone-Cadempino. È questa la trasformazione, sul piazzale delle scuole, del manufatto di cemento armato in colorato razzo spaziale di carta che conduce al Pianeta delle Farfalle. Il concetto artistico è di Yuri Catania, autore due anni fa per lo studio di ergoterapia di Sara Ruscitti, sempre a Lamone, dell’opera site specific Il Pianeta delle Farfalle. L’atto primo è ora uscito dallo spazio privato per coinvolgere la comunità diventando un Progetto d’istituto che sarà sviluppato durante l’intero anno scolastico. La direttrice Samanta Cantoni Brugnetti ha raccolto la proposta di Sara Ruscitti e Yuri Catania dando vita in sole cinque settimane, con la decisiva collaborazione del corpo docenti, al primo tassello di un articolato programma.
Il Pianeta delle Farfalle: il viaggio, partito a razzo in tutti i sensi, è infatti già anche un libro virtuale che racchiude la storia e i relativi disegni di questo viaggio spaziale. Il volume di cento pagine è scaricabile dall’installazione attraverso un QR code integrato, mentre tramite l’applicazione gratuita ArtiVive è possibile arricchire ulteriormente l’esperienza interattiva fruendo di una visione di realtà aumentata. L’abbinamento di natura e tecnologia, caratteristico del percorso di Yuri Catania, viene riaffermato anche nei due murales del Pianeta delle Farfalle. La prima opera risale al 2023 ed è stata realizzata con la partecipazione diretta di Sara Ruscitti che crede nel potere curativo dell’arte, molto presente nel suo studio, e che per quest’opera ha suggerito la presenza degli animali che fanno parte della sua vita privata.
Un elemento essenziale del progetto è il ruolo della manualità , messo in evidenza sia nell’ambito scolastico, sia in quello terapeutico. Bambine e bambini hanno infatti esercitato la scrittura e il disegno, tagliato e incollato, partecipando con l’artista alla realizzazione dell’opera dopo aver visto il murales nello studio OBIETTIVOErgoterapia e aver lavorato in classe.
«L’istituto scolastico di Lamone-Cadempino – spiega la direttrice Samanta Cantoni Brugnetti – conta sette classi di scuola elementare e una a effettivo ridotto e quattro sezioni di scuola dell’infanzia per un totale di 203 allievi, mentre i docenti sono una ventina. Il Pianeta delle Farfalle: il viaggio ha coinvolto ognuno di loro, perché lo abbiamo subito concepito come progetto interdisciplinare. Realizzare storia, disegni e murales dall’inizio dell’anno scolastico al 24 ottobre, giorno dell’inaugurazione, è stata una sfida che non poteva andare a buon fine sfruttando unicamente le ore dedicate alle arti plastiche. D’altronde immaginare la storia, scriverla, disegnarla, ritagliare e incollare le componenti del murales è un percorso che include diverse abilità volte a sviluppare non solo le competenze disciplinari, ma anche quelle trasversali. Ogni classe ha scritto e disegnato una parte della storia e passando il testimone a quella successiva la storia ha preso forma. La collaborazione tra i docenti è stata decisiva per coordinare il lavoro e arrivare al risultato finale». Inoltre, con questo progetto l’ergoterapia e i suoi principi sono entrati in tutte le classi. Due professioniste hanno infatti seguito le classi, fornendo alle docenti indicazioni utili anche per le attività future. Sara Ruscitti sottolinea l’importanza di questa collaborazione a favore dei più piccoli, oggi sempre meno allenati all’utilizzo delle mani nel tempo di svago. «Giocare con il Lego, infilare le perline, ma pure attività scolastiche come scrivere alla lavagna o in corsivo, non sono capacità fini a se stesse, bensì fungono da prerequisiti per lo sviluppo di altre competenze». Per di più con questi giochi, così come con carta, colla e forbici i bambini si divertono. L’ideale, concordano le nostre interlocutrici, è sviluppare le nuove competenze tecnologiche senza sacrificare queste abilità manuali di base. Il progetto legato al Pianeta delle Farfalle raggiunge questo duplice scopo abbinando il mondo della natura, rappresentato dagli animali protagonisti della storia, a quello della tecnologia, per ampliare l’esperienza rendendola più ricca e coinvolgente.

Da sin.: Samanta Cantoni Brugnetti, Yuri Catania, Sara Ruscitti, Luca De Savelli.
Come proseguirà ora il Progetto d’istituto? Risponde la direttrice: «Dopo la giornata di inaugurazione, coincisa con la cerimonia di accoglienza dei nuovi allievi, è previsto un altro momento pubblico il 4 dicembre in occasione dell’accensione dell’albero di Natale sul piazzale dalla casa comunale di Cadempino. Per questa ricorrenza gli allievi realizzeranno delle bocce ispirate al tema dell’arte, che verrà poi ripreso nel corso dell’anno seguendo il calendario stagionale, ad esempio per Carnevale con i travestimenti e la decorazione del locale che ospita la festa. Il progetto culminerà a giugno con una mostra che riunirà le diverse opere realizzate da allieve e allievi nel corso dell’anno scolastico».
L’iniziativa legata al Pianeta delle farfalle è stata sostenuta dai Comuni di Lamone e Cadempino, dalla Banca Raiffeisen Vedeggio Cassarate e dalle associazioni Sagra della costina Lamone e Zocurin da Cadempin. La direttrice della scuola non dimentica nemmeno il contributo dei genitori che grazie a questa iniziativa hanno potuto essere maggiormente coinvolti nelle attività dei loro figli. L’assemblea dei genitori ha inoltre assicurato la parte conviviale dell’inaugurazione dell’installazione.
Per Yuri Catania, che anche in altre occasioni ha concepito opere partecipative, questa caratteristica «favorisce la comprensione dell’opera attraverso il lavoro, uscendo dalla dinamica dell’osservazione». L’anno scorso ha realizzato Jazz of the wall per il 40. di Jazz Ascona sulla facciata della locale biblioteca con il contributo di residenti, turisti e semplici passanti. A Lamone-Cadempino ha invece lavorato con bambini di meno di dieci anni, con i quali ha sviluppato un progetto volto a valorizzare l’immaginazione, a trasmettere messaggi positivi, a portare meraviglia. Un compito stimolante perché – precisa Yuri Catania – «i bambini rappresentano il nostro futuro e con queste attività trasmettiamo dei valori. Non si tratta infatti da parte dell’artista di realizzare un’opera con funzione decorativa, ma di includere i principali destinatari nel processo di creazione e realizzazione, facendo comprendere anche l’aspetto effimero dell’installazione». Realizzato con carta biodegradabile, il razzo di Lamone-Cadempino, come altri lavori di Catania, è destinato a consumarsi: i colori sbiadiscono, la carta si stacca. Prima però, grazie all’approccio partecipativo, diventa identità del territorio. In effetti adesso la torre, che in precedenza gli alunni non notavano nemmeno, tanto da rispondere che nulla si differenziava sul piazzale, è un elemento vivace e intrigante che caratterizza la sede scolastica dei due Comuni luganesi.
La storia, i disegni e l’installazione del Pianeta delle Farfalle racchiudono molteplici argomenti, dagli animali all’esplorazione, dal viaggio alla collaborazione necessaria per superare situazioni difficili. Il progetto scolastico permetterà di approfondirli e declinarli nella progettazione di classe in diverse versioni nei prossimi mesi e durante le giornate a tema. Il Pianeta delle Farfalle è quindi tutto da scoprire in ogni sua forma da parte tanto dei bambini quanto degli adulti. Richiama valori educativi universali come l’armonia, la cooperazione e l’importanza dei piccoli gesti che, proprio come il battito d’ali delle farfalle, possono generare conseguenze su scala più grande.
