I ragazzi e il fascino del gruppo

by azione azione
27 Ottobre 2025

Gentile Signora,
vedovo da sei anni, vivo con mio figlio Francesco dodicenne e con la mia nuova compagna. Sinora è andato tutto bene. Il ragazzo, è cresciuto bene: allegro, spiritoso, amato da tutti. Ma a volte patisce la disciplina scolastica. Gli è sempre stato d’aiuto Ugo, il compagno di banco: un ragazzo serio, studioso, il classico primo della classe. Ugo, figlio unico di famiglia modesta, è spronato a studiare per corrispondere alle attese di promozione sociale dei genitori. Abitiamo in un quartiere dove la maggior parte dei ragazzi sono ricchi, viziati e annoiati e, anche per questo Ugo non è mai stato assimilato nella classe. Ciò nonostante l’amicizia tra i due compagni di banco è rimasta salda e leale. Almeno sinché nella coppia si è introdotto un terzo. Un ragazzino inquieto, che allo studio preferisce i videogiochi. Un mito per i compagni. La sua ultima trovata è stata far circolare, tra gli amici, immagini pornografiche prese da qualche sito Internet. Anche mio figlio purtroppo sembra sedotto dal carisma di questo ragazzo. Mi preoccupa che per stargli dietro, e per far parte del gruppo, Francesco sembri disponibile a voltare le spalle al suo amico Ugo, sempre più isolato. La lealtà per me è un valore fondamentale. In più non sono disposto a liquidare come «ragazzate» la diffusione di immagini pornografiche tra adolescenti. Il comportamento di mio figlio mi mette in difficoltà, ma non so come affrontare il problema con lui. / Un papà

Caro papà,
la vostra famiglia ha conosciuto la ferita del lutto ma ha saputo ricomporre, intorno a Francesco, un nucleo familiare in grado di garantirgli affetto e sicurezza. Tuttavia la serenità dei figli non è mai un bene definitivamente acquisito: è un fragile equilibrio che la vita rimette continuamente alla prova. Ora, con l’ingresso in preadolescenza, Francesco si trova ad affrontare un passaggio che riguarda tutti i ragazzi, ma che per lui assume un significato particolare. Sta imparando a costruirsi un’identità, all’interno del gruppo dei pari, dove vigono leggi diverse da quelle della famiglia: leggi dure, a volte spietate, ma che si devono affrontare per crescere. Di fronte ai coetanei, ogni ragazzo è chiamato a misurarsi con l’eventuale trasgressione dei valori familiari. Sulla scacchiera della classe, ognuno occupa una posizione diversa. Ugo, il «primo della classe», rappresenta l’impegno, il merito, la costanza, valori che, in questa fase, spesso vengono messi in ombra dall’esuberanza dei più carismatici, come il nuovo arrivato. Quest’ultimo, con la sua inquietudine e il suo fascino, incarna la seduzione del rischio, l’attrazione per ciò che infrange le regole. È il volto, acerbo ma già riconoscibile, di un certo tipo di maschilità dominante, fatta di audacia e di sfida. E non stupisce che un ragazzo come Francesco, intelligente ma ancora fragile, trovi difficile sottrarsi a quel magnetismo.

Lei ha ragione a non liquidare gli episodi accaduti come semplici «ragazzate». La manipolazione di immagini sono azioni che violano la dignità delle persone e rivelano una precoce insensibilità verso l’altro, in particolare verso le donne. Tuttavia, è importante distinguere: se da un lato occorre condannare con chiarezza il gesto, dall’altro bisogna evitare che la colpa ricada indistintamente su tutti. Francesco non è un complice attivo, ma un ragazzo che cerca di non perdere il gruppo, anche a costo di tacere. In questo silenzio non c’è solo viltà ma anche la paura di restare solo, di essere tagliato fuori, di perdere un’identità ancora in formazione. È ora necessario che Francesco senta la vostra fiducia, più ancora che la vostra disapprovazione. Cercate di spiegargli che la vera forza non sta nel seguire il gruppo, ma nel saper dire di no quando qualcosa ferisce la propria coscienza. Raccontategli che anche voi, da ragazzi, avete provato la paura di essere esclusi, e che la libertà non è mai un dono, ma una faticosa conquista. In questo momento, Ugo rappresenta una figura preziosa per vostro figlio: il testimone silenzioso di un’altra possibilità di essere maschio, amico, individuo. Tuttavia non imponete a Francesco di rompere con gli altri, ma incoraggiatelo a coltivare le buone amicizie. La vostra famiglia, solidale e armoniosa, gli insegnerà più di mille prediche, che si può sempre ricominciare.