Videogiochi: EA Sports FC26 scambia il pallone per una pallina: ogni azione è un match point, ogni gol un colpo di rimbalzo, soprattutto nella modalità «Ultimate Team»
Nuovo anno e nuovo titolo calcistico a firma di EA Sports, ma siamo sicuri che si tratti davvero di una simulazione calcistica? Ce lo siamo chiesti dopo qualche ora di gioco passata sulla modalità «Ultimate Team» di EA Sports FC26, vale a dire quella principale del videogioco EA Sports, non solo dal punto di vista redditizio (visto che porta i consumatori a spendere soldi per poter aprire i pacchetti di figurine e ottenere i giocatori da utilizzare nella propria rosa), ma anche perché l’esperienza manageriale e il feeling che questa offre sono veramente divertenti e appaganti. Visto che EA Sports ha capito la tendenza, è la modalità più ricca e sviluppata dell’intero gioco. Da qui, la nostra curiosità in merito alle differenze rispetto all’anno precedente.
A primo impatto, i menu e le varie impostazioni sono rimaste le stesse; questo, fortunatamente, permette una facile navigazione senza perdere tempo nel capire che cosa fare e dove andare. Al contrario, dal punto di vista del gameplay, questo titolo è completamente diverso rispetto all’anno scorso. Oltre ad aver trovato grande difficoltà nella difesa dagli attacchi avversari, abbiamo anche riscontrato la grande facilità nel mettere a segno i gol, da ambo le parti.
Dopo qualche ora di gioco ci siamo resi conto che la maggior parte degli avversari che abbiamo sfidato giocano tutti nella stessa identica maniera, e cioè: si muovono e si girano su loro stessi (questa azione, infatti, rende impossibile rubare la palla); successivamente parte la corsa speciale con l’R1 (i giocatori agili con il «Technical +» sono praticamente inarrestabili); e per finire, il tiro forte rasoterra, che per qualche motivo quest’anno i portieri non riescono proprio a parare.
Questa combinazione di fattori porta quasi ogni partita a risultati tennistici quali 6-4, 9-8, 10-5, e via dicendo, trasformando quella che sarebbe dovuta essere una simulazione calcistica in un gioco arcade (rapido e basato sul punteggio). Peraltro, date le divisioni proposte, giochiamo sempre contro avversari del nostro livello; quindi, i risultati a fine partita non sono dovuti all’abilità del videogiocatore, ma alle caratteristiche che EA Sports ha voluto adottare nel gameplay di questo titolo.
A noi questa formula non è piaciuta per niente: in primis, perché non ha nulla a che vedere con il calcio realmente giocato e, in secondo luogo, perché è estremamente frustrante. Nessuna partita è davvero mai chiusa: è possibile vincere 6 a 0 al primo tempo e perdere 6 a 8 nel secondo. A ogni «kick-off» il gioco dà l’opportunità di creare un’azione chiara e nitida che sei volte su dieci si trasforma in gol. Situazioni talmente ridicole che ci hanno fatto letteralmente saltare i nervi.
Se la modalità «Ultimate Team» risulta disastrosa, diverso è il discorso per la modalità «Pro Club», che a distanza di molti anni dalla sua prima introduzione vede finalmente una rispolverata interessante, che la rende più attrattiva e profonda. In realtà , non ci ritroveremo più a migliorare il nostro alter ego tramite l’albero delle abilità . Da quest’anno la personalizzazione è molto più profonda e dà l’opportunità al videogiocatore di migliorare il proprio personaggio come meglio crede, potendo aumentare ogni singolo parametro con i punti esperienza guadagnati in gioco.
Anche la composizione della squadra ora è pensata meglio. Se gli anni scorsi ogni personaggio poteva cambiare ruolo in qualsiasi momento, da quest’anno non è più così. Infatti, la composizione della squadra e dei suoi membri va studiata in precedenza, partendo dal modulo di gioco che si vuole utilizzare lungo il campionato e proseguendo con i ruoli che ogni videogiocatore dovrà ricoprire in campo. Una volta scelto, ci saranno pochi ruoli da poter utilizzare, ed è quindi importante organizzarsi di conseguenza per avere una squadra completa, in cui ogni videogiocatore ricopre un ruolo diverso, con una crescita basata su come si gioca sia nella posizione sia con i compagni.
In conclusione: se abbiamo trovato una bella ventata d’aria fresca per la modalità «Pro Club», con diverse nuove migliorie manageriali e di giocabilità , non possiamo dire lo stesso per la modalità principale, «Ultimate Team». Per quanto ci riguarda, quest’anno «Ultimate Team» è un vero e proprio buco nell’acqua e ne sconsigliamo l’acquisto a chi è intenzionato a giocare unicamente a questa modalità . Allo stesso tempo, acquistare questo gioco solo per la modalità «Pro Club» sarebbe esagerato. Lo consigliamo unicamente ai fan della serie e a chi vuole giocare un gioco di calcio senza passare dalla modalità «Ultimate Team». Voto: 5/10


