La salute mentale in 13 lingue

by azione azione
10 Novembre 2025

La campagna di informazione nazionale Salutepsi.ch ha presentato un nuovo sito per raggiungere anche le persone con un passato migratorio

La salute mentale, componente essenziale del benessere di una persona, necessita che sensibilizzazione e diffusione di informazioni siano sempre presenti, anche perché il tema è ancora in parte tabù. Da diversi anni la promozione si è intensificata e dal 2018 il Ticino partecipa con i cantoni romandi alla campagna nazionale Salutepsi.ch. Fra i suoi ultimi progetti figura il nuovo sito multilingue Psy-Health.ch che intende raggiungere in particolare coloro che nel nostro Paese si confrontano con un passato migratorio. La migrazione forzata comporta cambiamenti importanti come la ricerca di nuovi punti di riferimento, l’inserimento in un contesto linguistico e culturale diverso e la modifica delle abitudini quotidiane. Simili fasi della vita tendono a mettere a dura prova la salute mentale di cui ci si può prendere cura se si è in grado di comprenderla e di curarla se si riesce ad accettare aiuto dai servizi disponibili.

Psy-Health.ch offre proprio informazioni accessibili e risorse pratiche al maggior numero di persone possibile sfruttando 13 lingue: albanese, arabo, dari/farsi, francese, inglese, pashtu, portoghese, russo, spagnolo tamil, tigrino, turco e ucraino. La loro scelta riflette il contesto della migrazione in Svizzera. Da precisare che al momento in tedesco e in italiano sono comunque disponibili le informazioni sulla salute mentale del sito principale di Salutepsi.ch la cui attività si svolge in collaborazione con la Coraasp (Coordination romande des associations d’action pour la santé psychique) e con il sostegno di Promozione Salute Svizzera. «Con il nuovo sito – spiega la responsabile del progetto Marine Coluccia – desideriamo agire in modo mirato a favore delle persone con passato migratorio utilizzando la loro lingua e testi facili da comprendere. La struttura del sito riflette pure questo intento con la suddivisione dei temi in un percorso logico volto a capire, agire e chiedere aiuto». Un percorso valido non solo per le persone con retaggi culturali diversi. Precisa al riguardo la rappresentante di Salutepsi.ch: «Quando non ci sente bene, nel senso che si è ad esempio tristi o si soffre di disturbi del sonno, è importante porsi la domanda se ciò riguarda la salute mentale. Il primo passo è in realtà quello di capire cosa significa stare bene, perché ciò permette di rendersi conto con maggiore facilità delle mancanze nei momenti di difficoltà. Nel sito Psy-Health.ch il concetto di comprensione della salute mentale è affrontato sia dal punto di vista generale, sia da quello di argomenti specifici come i traumi, la famiglia, le emozioni. A volte basta praticare un po’ di sport o uscire di casa per una passeggiata per liberare la mente a beneficio della salute nel suo insieme. Il sito propone soluzioni concrete come queste o come l’importanza di essere attivi e di poter contare sui contatti sociali. Dal punto di vista delle risorse, per facilitare la richiesta di aiuto, viene fornito un elenco delle associazioni e degli enti a disposizione in ogni cantone». L’attenzione dei promotori si concentra pure sul valore dei racconti personali. Prosegue l’intervistata: «Stiamo progressivamente aggiungendo delle videotestimonianze nelle rispettive lingue in modo che sia più facile identificarsi in chi si è già trovato in una situazione simile, riuscendo ad affrontarla. Sentire e vedere qualcuno esprimersi nella propria lingua sulla salute mentale ha un impatto molto più forte e diretto. Purtroppo non è sempre facile, soprattutto nell’ambito di alcune culture, trovare le persone disposte a fungere da testimoni per il sito». Marine Coluccia riferisce di come in diversi Paesi dai quali provengono i migranti il tema della salute mentale sia ancora più tabù che alle nostre latitudini, con parole che nemmeno esistono come è il caso di «risorse» la cui traduzione corrisponde a «famiglia». Si tratta di peculiarità, riflesso di sostanziali differenze culturali, di cui è necessario tener conto in una proposta di sensibilizzazione e informazione quale è il sito Psy-Health.ch. Concezione e contenuti di quest’ultimo dimostrano da parte dei promotori un approccio positivo della salute mentale che va riconosciuta come parte integrante del benessere generale tanto quanto la salute fisica. La nostra interlocutrice pone l’accento su questo aspetto, evidenziando inoltre come i cantoni latini con la loro ultima iniziativa intendano portare i messaggi riguardanti la salute mentale a uno spettro maggiore di persone affinché queste siano in grado di affrontare tutti i momenti della vita, evitando di cadere nella solitudine, sfruttando al meglio le proprie capacità e facendo capo ai servizi presenti sul territorio. In Ticino la collaborazione con Salutepsi.ch è gestita dal Servizio di promozione e di valutazione sanitaria (SPVS) del Dipartimento della sanità e della socialità. «Il sito Psy-Health.ch – spiega Manuela Vanolli del citato Servizio – rappresenta una nuova risorsa sul territorio che abbiamo segnalato non solo agli enti attivi nel contesto della migrazione, ma anche ad esempio a studi medici e sportelli di prima accoglienza, ampliando così la diffusione dell’informazione riguardo a questo nuovo strumento a favore dalla salute mentale». Il Cantone Ticino può inoltre contare su iniziative proprie, come segnala ancora Manuela Vanolli. «Dal 2016 è attivo il gruppo di accompagnamento Migrazione e Salute istituito dal Consiglio di Stato e presieduto dal nostro Servizio. Il suo mandato è di coordinare e facilitare l’implementazione di misure specifiche nell’ambito della salute, per cui il sito sarà promosso anche attraverso l’attività di questo gruppo interprofessionale». Un’attività, sempre nell’ambito della campagna Salutepsi.ch, prevede ad esempio la collaborazione con SOS-Ticino per la giornata di formazione dedicata ai professionisti a contatto con persone con passato migratorio. Si svolgerà il prossimo 12 dicembre a Lugano e sarà dedicata al tema «Accogliere e accompagnare utenti migranti». A livello cantonale e nazionale un appuntamento ricorrente è rappresentato dalla giornata mondiale della salute mentale che cade il 10 ottobre. Marine Coluccia spiega che nel canton Vaud al tema è dedicato un mese intero durante il quale gli operatori di Salutepsi.ch sono attivi negli spazi pubblici in modo da incontrare la popolazione. Da queste esperienze risulta che il sito principale è conosciuto e apprezzato. «In Ticino – afferma da parte sua Manuela Vanolli – dal 2021, nell’ambito del Programma d’azione cantonale “Promozione della salute”, viene organizzata per la ricorrenza una giornata dedicata ai giovani, scegliendo di anno in anno un argomento centrale legato alla salute mentale. Le nuove generazioni, più aperte alle discussioni su questo aspetto della salute, sono invitate a essere protagoniste compiendo scelte consapevoli. L’obiettivo è sempre quello in primo luogo di capire per riuscire, in caso di necessità, ad attivarsi non da ultimo chiedendo aiuto. Lo scorso 10 ottobre l’attenzione si è concentrata sullo stress, sempre con un atteggiamento costruttivo. Si è infatti mostrato come allenare la propria capacità di gestirlo quando non è possibile sottrarsi alle sue fonti». Anche alle persone con passato migratorio risulta spesso difficile sottrarsi ai fattori che vanno a compromettere la loro salute mentale. Cambiamenti radicali, incertezza, vulnerabilità le accompagnano destabilizzandole. È quindi molto importante, secondo le due professioniste del settore, riuscire a prendersi cura di sé per salvaguardare o ritrovare il proprio benessere. La salute mentale è una costante ricerca di equilibrio, più difficile da raggiungere e mantenere in determinate fasi della vita come lo sono quelle legate alla migrazione. Il sito Psy-Health.ch colma una lacuna avvicinandosi alle persone reduci da questa esperienza nella loro lingua e con spiegazioni chiare e concise.