La Migros di Locarno si fa piazza urbana

by azione azione
20 Ottobre 2025

Inaugurazione: riapre il City Center Lago con una rinnovata idea architettonica che invita all’incontro

«Non stiamo festeggiando solo l’apertura di un centro commerciale, bensì un gesto tangibile di fiducia, sviluppo e partnership», ha detto Claudio Franscella, vicesindaco di Locarno, nel corso del suo intervento. «Questo luogo ha tutti i requisiti per diventare un punto d’incontro vero per la comunità: fin dal primo sguardo si percepisce che è stato disegnato in questa ottica. Non è solo shopping: è il segnale che una grande realtà economica ha scelto di continuare a dialogare con una città viva e proiettata nel futuro».

Locarno, giovedì scorso, ha vissuto un momento simbolico: la riapertura di Migros City Center Lago, dopo mesi di lavori intensi, ha attirato curiosità e applausi in via Stefano Franscini 31, dove il supermercato amato dai locarnesi appare profondamente trasformato, rifatto negli impianti, rinnovato negli spazi, con uno sguardo forte alla sostenibilità.

L’evento è stato più di un semplice taglio del nastro: è parso un gesto di fiducia reciproca tra Migros Ticino e la comunità. L’area interna, ora concepita come una piazza arredata con sedie e tavoli, fresca e giovanile, si è offerta a cittadini e autorità, che si sono alternati in momenti di scambio e discorsi istituzionali.

Franscella ha voluto rimarcare che il progetto porta con sé valori concreti: «Porterà posti di lavoro, stimoli all’economia locale e servizi accessibili di qualità». Mentre il direttore di Migros Ticino Mattia Keller ha ricordato con orgoglio che a realizzare i lavori sono state quasi esclusivamente maestranze ticinesi: «Un investimento che nasce e cresce sul territorio», ha detto prima del taglio del nastro.

La ristrutturazione costata 15 milioni di franchi ha toccato l’intero edificio: nuova isolazione, impianti più efficienti, sistemi di raffreddamento a CO₂ con recupero calore, e pannelli fotovoltaici per l’autoalimentazione. A completare il progetto, una facciata metallica dall’aspetto contemporaneo, firmata dallo studio Inches Geleta di Locarno, e interni curati dall’architetta luganese Daniela Fischli, con materiali naturali e linee accoglienti.

Sono soprattutto due gli aspetti che Mattia Keller valorizza di questo progetto: «Il nuovo concetto nazionale Papillon viene applicato qui nella sua forma completa, per la prima volta senza compromessi. E poi, la zona centrale con la piazza interna consente al centro di diventare più di un semplice supermercato: ci sono nuovi negozi, aree in cui fermarsi o incontrarsi, e passare del tempo insieme».

Il nuovo supermercato copre circa 1900 metri quadrati e ribalta l’impostazione tradizionale: il concetto Papillon punta su fluidità, luce naturale e spazi accoglienti. Importanza particolare è riservata al reparto ortofrutta, ai banchi a servizio per carne e pesce, e all’area dedicata ai piatti pronti. Il Take Away, invece, dispone di una sala interna ampia e di una terrazza con circa sessanta coperti, proponendo caffè, pasticceria, sushi, piatti caldi e freddi, e zone di ristoro per la comunità.

I primi momenti di apertura sono stati vivaci: affezionati incuriositi, un anziano in cerca del suo caffè mattutino, una nonna con la nipotina, «è aperta!, è già aperta!», operai, passanti e un gruppetto di adolescenti pieni di vitalità. Un brulichio imprevisto, prima delle otto di mattina, che dimostra il potenziale urbano di questo spazio: non solo un centro per fare la spesa, ma un luogo pubblico che promette di farsi occasione d’incontro.

E lo confermano proprio le impressioni dei quattro giovani incontrati al Take Away: «Molto bello»; «È spazioso e confortevole»; «Invita a incontrarsi. Mi sento a mio agio». «Io venivo già qui prima, ma ora è decisamente più bello». Poi insieme, sorridendo, hanno aggiunto: «six seven!», espressione slang nata su TikTok e nei meme che in questo caso – ne siamo certi, dato l’entusiasmo con cui è stata pronunciata la parola più volte – ha il significato di «figo, ci sta!». E se lo dicono i giovani…