Al di là della parola

by Claudia
15 Settembre 2025

Eventi: Poschiavo diventa crocevia di voci, idiomi e narrazioni contemporanee

«Ogni lingua è una visione del mondo, un modo di segmentare l’universo, di attribuire valori e rapporti», scriveva Italo Calvino nelle Lezioni americane. A Poschiavo, dal 3 al 5 ottobre, un intero festival prende sul serio quell’affermazione e la trasforma in pratica condivisa: Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo invita a tirar fuori la lingua, nel senso più libero e plurale del termine.

La quinta edizione della rassegna letteraria dei Grigioni porta in valle scrittrici e scrittori che abitano più idiomi, li mescolano o li reinventano. Voci che non temono di scivolare da un codice all’altro, di reinventare le regole, di tradursi e reinventarsi per cercare nuove forme di dire. Un laboratorio a cielo aperto dove il linguaggio non è barriera, ma materia viva.

Il via ufficiale avrà luogo venerdì 3 ottobre con Chansons d’amour et d’exil, concerto di Elina Duni e Rob Luft: un duo che intreccia jazz e radici balcaniche, soglie sonore capaci di suggerire subito l’idea di confine come possibilità. Da sabato mattina, la Casa Torre si trasformerà in un crocevia di incontri. Ci saranno, tra gli altri, Prisca Agustoni e Gianna Olinda Cadonau, in dialogo sulle scritture che oscillano fra romancio, francese, tedesco, italiano e portoghese. Nel pomeriggio, la scena toccherà a Joseph Incardona e Luca Brunoni, narratori che hanno saputo reinventarsi passando da una lingua all’altra, seguiti dalla voce romancia di Viola Cadruvi e dal poeta ivoriano-svizzero Henri Michel Yéré.

Sabato sera l’attesa si concentra su Kim de l’Horizon, figura di primo piano della nuova scena europea, che presenterà il romanzo Perché sono da sempre un corso d’acqua (Blutbuch) – da «Azione» recensito, intervistando anche l’autore, il 9 gennaio del 2023 (v. www.azione.ch: «Sangue, gender e storie di vita») – già premiato e tradotto in numerose lingue.

Domenica 5 ottobre sarà il turno di Elvira Dones, autrice che attraversa l’albanese e l’italiano con pari intensità. Seguiranno le letture di Viceversa letteratura con Ruth Gantert, Ralph Tharayil e Mariann Bühler, quindi l’incontro con Eugène Meiltz. A chiudere, Disgust, performance bilingue di Flurina Badel: un monologo che interroga il rapporto con una lingua minoritaria in un mondo che tende all’omologazione.

Non mancano i laboratori per bambine e bambini dai 5 ai 12 anni, né un evento a «sorpresa» che guiderà il pubblico tra le vie del borgo con letture multilingue.

Il festival è sostenuto da diverse istituzioni pubbliche e private, tra cui il Percento culturale Migros.