Una stagione anomala

Lidi e bagni pubblici riaprono, con limitazioni e misure igieniche, nella speranza di poter ridurre le perdite
/ 06.07.2020
di Nicola Mazzi

Dopo mesi incerti e vacanze all’estero in dubbio ci siamo chiesti se i lidi e i bagni pubblici del Ticino saranno presi d’assalto questa estate. I primi segnali sono piuttosto positivi, ma come sempre i bilanci si faranno alla fine. Anche perché se molte strutture hanno aperto, alcuni hanno preferito rimanere chiusi, come Tesserete e Bignasco, e altri hanno trovato soluzioni alternative allargando gli accessi al lago come Brusino e Riva San Vitale.
Abbiamo voluto capire in che modo alcune strutture del cantone hanno riaperto, quale è l’offerta che presentano e le condizioni per accedervi.

Iniziamo con il Lido di Locarno che è già attivo da diverse settimane. Ce lo conferma il direttore Christophe Pellandini. «Appena ci è stata data la possibilità e cioè il 6 giugno, abbiamo aperto le piscine esterne, ma lo abbiamo fatto in tutta sicurezza. Inoltre dal 27 giugno sono aperte anche le piscine interne, che nelle scorse settimane sono state oggetto di manutenzione». La sicurezza evidenziata da Pellandini riguarda le norme igieniche e le distanze. «La nostra struttura è grande (27mila metri quadrati) e non abbiamo mai avuto 2.700 persone nello stesso momento (che equivale a una persona ogni 10 metri quadrati il limite dato dalle direttive nazionale), quindi non credo ci saranno problemi da questo punto di vista».

Anche per quanto riguarda le norme igieniche è stato messo a punto un protocollo rigoroso che riguarda l’accoglienza (file con le distanze giuste, disinfettanti, plexiglas alla reception, disattivazione di un tornello su tre, igienizzazione costante)». Inoltre ogni zona ha delle norme igieniche precise: per esempio nella piscina olimpionica dove ogni corsia può ospitare al massimo 10 nuotatori, nella vasca termale al massimo 40 e in quella per i bambini un massimo di 60. «Inoltre il personale ha seguito una formazione specifica che viene aggiornata costantemente sulle misure da seguire».

Lo stesso Pellandini sottolinea come i corsi sportivi, quelli di nuoto e la ginnastica in acqua, vengono organizzati regolarmente come negli anni scorsi. Tutto ciò per mitigare una perdita che sarà importante a fine anno. «Difficile dire quanto, tireremo le somme a fine stagione, ma sicuramente saranno cifre importanti, basti pensare che da inizio gennaio abbiamo minori incassi pari a 800mila franchi. E il brutto tempo di maggio e della prima parte di giugno non ci ha aiutato, i dati ci dicono che in quelle settimane abbiamo avuto il 25% in meno di entrate rispetto agli anni scorsi». Da segnalare infine che per attirare residenti e turisti il lido di Locarno propone abbonamenti quadrimestrali vantaggiosi. Un segnale importante «anche per ridare fiducia a chi vuole passare insieme una bella estate».

Da parte sua Andrea Laffranchini (direttore dell’Ente Sport) sottolinea che il Bagno pubblico di Bellinzona ha aperto solo il 27 giugno. Quale la ragione per aver ritardato rispetto ad altre località? Il Bagno pubblico è una costruzione di importante interesse architettonico ancora tutt’oggi visitato da molte università europee. Negli anni vengono pianificati diversi lavori di ristrutturazione. Il 26 giugno è stato portato a termine il rinnovo della passerella, lavori interrotti dall’emergenza sanitaria. «In realtà eravamo già pronti da diverse settimane e avevamo sviluppato un piano di protezione puntuale che abbiamo poi modificato con il cambiare delle direttive federali. Ma non è la sola ragione che ha causato il rinvio dell’apertura. La pausa forzata dovuta al Covid-19 ha pure ritardato la riverniciatura della piscina olimpionica, la sostituzione dell’impianto cloro e lo scavo che porta il teleriscaldamento al Centro sportivo. Le limitazioni, dopo gli ultimi allentamenti federali, sono ridotte allo stretto necessario.

«Per le società sportive vige la regola della tracciabilità in quanto gli allenamenti si fanno a contatto per più tempo, mentre per tutti gli altri resta solo il distanziamento sociale di due metri. Ma noi abbiamo la fortuna di avere 35’000 metri quadrati di spazio che ci permette di accogliere fino a 3500 persone nello stesso momento. Una frequenza che non si è mai verificata, ma siamo pronti a mettere in atto delle contromisure qualora fosse necessario». Altre regole riguardano la distanza di due metri sia in vasca che sui prati e nelle zone riposo, come pure la doccia obbligatoria prima di entrare in acqua. «Abbiamo deciso di mantenere i due metri rispetto al metro e mezzo imposto dal Consiglio federale per sensibilizzare maggiormente i nostri utenti».

Annullati i corsi che la Città organizza in collaborazione con la Turrita nuoto che si tengono alla fine della scuola, si svolgono invece regolarmente quelli di luglio e agosto per i bambini nati dal 2010 al 2014 con un massimo di 28 partecipanti. Anche per il bagno pubblico di Bellinzona la città ha pensato bene di proporre dei prezzi ridotti e vantaggiosi sugli abbonamenti per tutti gli utenti.

Scendendo nel Sottoceneri arriviamo a Chiasso dove è stato deciso di aprire i battenti e lo si è fatto il 20 giugno. Lo indica Loris Codoni, caposervizio responsabile sport del Comune di frontiera. «Per ora è permesso l’ingresso unicamente ai residenti di Chiasso e dei Comuni convenzionati in possesso di una Chiasso Card valevole. Non verranno venduti biglietti singoli ma unicamente abbonamenti stagionali e abbonamenti da 10 entrate e limitiamo l’ingresso a 500 persone nello stesso momento». Misure igieniche accurate anche alle piscine di Chiasso con prodotti disinfettanti all’ingresso, sanitari igienizzati più volte al giorno e non saranno disponibili gli armadietti per l’intera stagione. Inoltre, negli spazi comuni, saranno rispettate le distanze».

E Lugano? Beh, la città sul Ceresio ha agito in modo diverso. Infatti le strutture della città (Lido, Carona, San Domenico e Riva Caccia) hanno aperto anch’esse il 20 giugno e fra le misure di prevenzione legate al periodo pandemico, è stato introdotto il contingentamento delle entrate, che viene gestito tramite riservazione sul sito prenota.lugano.ch, dove sono indicate le norme di sicurezza da rispettare con un App per smartphone. Mentre la piscina coperta è chiusa e riaprirà il 21 settembre. Un modo per rispettare il numero massimo (1800 persone al Lido e 1600 a Carona e una sessantina di posti ciascuno per gli altri due). Cifre che potrebbero aumentare con i nuovi allentamenti del Consiglio federale.

Infine Marco Spiller, direttore del Bagno pubblico Tenero, sottolinea: «La situazione non è semplice, difficile sapere come andrà quest’estate, ma abbiamo la speranza che molti turisti resteranno in Svizzera e quindi arriveranno anche da noi. Noi abbiamo tutto l’equipaggiamento per i diversi sport acquatici e ci rivolgiamo sì ai turisti ma soprattutto (per l’80%) ai residenti. Resto comunque fiducioso e noi ci daremo da fare. E visti gli allentamenti sulla distanza sociale si cercherà di organizzare eventi, concerti e feste. In altre parole siamo pronti, con personale specializzato e preparato e le necessarie misure igieniche».